Questionario di Screening
La persona compilerà un breve questionario di 11 domande con l’obiettivo di sensibilizzare i pazienti sull’importanza di riposare bene e di riferire al proprio medico cio’ che potrebbe essere indicativo di un disturbo del sonno
Ti interessa un approfondimento sui disturbi del sonno?
DOMANDA 1 Solitamente a che ora spegni la luce prima di dormire?
L’orario di andata a letto è un indicatore fondamentale per capire quanto un soggetto riesca a mantenere una routine accettabile e compatibile con il proprio stile di vita. Questa tende a variare nel corso della vita, nei giovani/adolescenti tende naturalmente a spostarsi nelle prime ore della notte, mentre nelle persone più anziane queste viene generalmente anticipata.
DOMANDA 2 Solitamente a che ora ti svegli al mattino?
L’orario di risveglio è un importante indicatore della qualità del sonno. Così come l’orario di andata a letto, questo subisce delle variazioni nell’arco della vita. I soggetti anziani tenderanno naturalmente a preferire un risveglio mattutino più precoce rispetto ai giovani adulti o agli adolescenti. Mantenere un orario di risveglio regolare aiuta a promuovere un sano ritmo sonno veglia.
DOMANDA 3 Quante ore dormi in media per notte?
Non esiste un numero totale di ore “corretto” da dormire durante una notte in quanto esiste una marcata variabilità nella popolazione. E’ possibile però individuare una media da tenere in considerazione. Per i giovani adulti e gli adulti viene raccomandato un numero di ore totali di sonno compreso tra le 7 e le 9 ore, mentre per gli adulti più anziani la raccomandazione scende tra le 7 e le 8 ore.
DOMANDA 4 Hai difficoltà di addormentamento?
La difficoltà di addormentamento può essere uno dei primi campanelli di allarme per l’identificazione di un sonno disturbato o di scarsa qualità. Ad esempio, nella pratica clinica viene generalmente ritenuta da monitorare attentamente una latenza di addormentamento (ovvero il tempo che intercorre tra il momento in cui un soggetto spegne la luce per cercare di addormentarsi e l’insorgenza del sonno) maggiore di 20 minuti.
DOMANDA 5 Fai fatica a rimanere addormentato durante la notte?
I risvegli durante il sonno possono fornire informazioni circa la qualità del sonno. Frequenti risvegli notturni possono essere caratteristici dell’insonnia o della sindrome delle apnee ostruttive, due dei più diffusi disturbi del sonno nella popolazione generale. In maniera minore in termini di frequenza, ma assolutamente da non sottovalutare, anche i soggetti affetti da sindrome della gambe senza riposo o da disturbo dei movimenti periodici degli arti inferiori, due disturbi del movimento legati al sonno, presentano diverse difficoltà nel mantenimento del sonno.
DOMANDA 6 Qualcuno hai mai notato che fai delle pause respiratorie/apnee durante il sonno?
Durante il sonno è possibile osservare delle pause respiratorie che sono spesso riportate dai partner di letto. Quando queste pause sono frequenti è necessaria un’attenta valutazione clinica associata ad un esame polisonnografico specifico per stabilire la presenza di una sindrome della apnee ostruttive la cui diagnosi necessita di un esame strumentale specifico.
DOMANDA 7 Ti hanno mai detto che agisci i tuoi sogni o hai l'impressione di farlo? (per esempio dai calci, pugni, ti agiti violentemente, sogni di fuggire o combattere muovendoti durante il sonno)?
I comportamenti anomali durante il sonno (ad esempio: dare dei pugni, muovere le braccia in aria, fare dei movimenti come se corresse ecc…) possono esseri riportati dai partner di letto e in alcuni casi portare il soggetto a farsi dal male (ad esempio cadendo dal letto) o a colpire involontariamente il/la compagno/a di letto. Questi comportamenti possono in alcuni casi essere segno della presenza del disturbo comportamentale del sonno REM. Si di una parasonnia del sonno REM che affligge circa l’1% della popolazione e che rappresenta ad oggi il principale segno prodromico per lo sviluppo di alfa-sinucleinopatie quali la malattia di Parkinson e la demenza a corpi di Lewy. Per la diagnosi di tale disturbo è necessaria un’approfondita valutazione video-polisonnografica che permetta di monitorare la presenza di comportamenti complessi durante il sonno e la perdita della fisiologica atonia muscolare presente durante il sonno REM.
DOMANDA 8 Quando cerchi di rilassarti la sera (seduto/a) o di dormire la notte (sdraiato/a), hai mai sensazioni spiacevoli o di irrequietezza alle gambe che possono essere alleviate camminando o muovendoti?
La sensazione di irrequietezza alle gambe al momento del coricamento e dell’andata a letto, o in alcuni casi quando si è costretti a rimanere seduti con una mobilità limitata (ad esempio un viaggio in treno), può essere un segno caratteristico della sindrome delle gambe senza riposo, un disturbo del movimento legato al sonno che affligge circa il 2% della popolazione. La diagnosi di questo disturbo è clinica e non necessita della valutazione polisonnografica che comunque permette di inquadrare meglio il disturbo attraverso l’identificazione dei movimenti periodici degli arti inferiori, che sono fortemente associati a questo disturbo, e della macrostruttura del sonno, spesso gravemente alterata in questi soggetti.
DOMANDA 9 Hai la sensazione di svegliarti riposato/a?
Un sonno riposante viene immediamente percepito dopo il risveglio e ha dei forti benefici sul funzionamento diurno del soggetto. Quando il sonno non è invece riposante il soggetto può avvertire una serie di sintomi che vanno dalla sonnolenza alla fatica, dalla difficoltà a rimanere concentrati alla deflessione del tono dell’umore. Un sonno scarsamente riposante può essere dovuto a una serie di fattori come la presenza di apnee ostruttive o di movimenti periodici degli arti inferiori durante il sonno o di frequenti micro-risvegli corticali che vanno a disturbare la continuità del sonno notturno. Per riuscire a riconoscere la causa di tale condizione è necessaria un approfondita intervista clinica accompagnata ad una registrazione polisonnografica.
DOMANDA 10 Ti senti assonnato/a durante la giornata?
La presenza di sonnolenza diurna è un sintomo caratteristico di un importante numero di disturbi del sonno: sindrome delle apnee ostruttive, sindrome delle gambe senza riposo, ipersonnie di origine centrale e in misura minore anche del disturbo da insonnia. Ad ogni modo esistono diverse altre condizioni che possono causare sonnolenza, come l’utilizzo di alcuni farmaci, la presenza di alcuni disturbi mentali o malattie neurodegenerative e neurologiche. Ad oggi la sonnolenza rimane uno dei più importanti fattori di rischio per incidenti stradali e sul lavoro, è necessario quindi monitorare sempre e attentamente la presenza di questo sintomo.
DOMANDA 11 Fai sonnellini durante la giornata?
La presenza di sonnellini durante la giornata è un importante indicatore per comprendere le abitudini del soggetto legate al ciclo sonno-veglia e per avere un quadro ancor più completo della possibile presenza di una sonnolenza diurna che viene gestita attraverso questo tipo di strategia e che quindi potrebbe non venire riportata dal soggetto.
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